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Immagine del redattoreChiara Paganini

L'arte terapia per ritrovare la connessione con il proprio IO




Spesso mi sento dire: arteterapia è per bambini? Anche, ma non solo.


Personalmente ho fatto laboratori e workshop in asili e privatamente con bambini, ma sono specializzata nell'utenza adulta. Mi fa sorridere come l'arte, il colore, le immagini siano cose legate nell'immaginario all'infanzia, alla fanciullezza. Forse perché a livello emotivo siamo razionali nel riconoscere che la purezza dell'ascolto e dell'espressione hanno nido in queste due fasi della vita. Se siamo arrabbiati lo esprimiamo, se siamo felici saltiamo di gioia e non abbiamo paura di abbandonarci alle lacrime.



Ecco a cosa serve l'arte terapia :

a tornare in connessione con il proprio IO, con le proprie emozioni, a riprenderci il diritto di metterci prima, di prenderci tempo per ascoltarci ed esprimere i nostri bisogni.

Siamo noi il centro, sarai tu il punto di partenza del percorso che poi si allargherà sulle relazioni che vivi, sui contesti in cui sei inserito.



Cosa funziona? Cosa non funziona? Come posso migliorarlo?

Non serve che tu sia artista per lavorare con i colori e le immagini, io ti guiderò con esercizi precisi e impareremo insieme a familiarizzare con gli strumenti della disciplina, che si riveleranno alleati nell'esplorazione di se e nell'espressione emotiva.


Non è sempre facile il percorso.


Ci saranno incontri dove ti troverai a tu per tu con il tuo dolore e proprio nello spazio creato, senza giudizio e con i tuoi tempi, potrai affrontarlo. Ci saranno incontri verbali, dove attraverso il canale della parola, che padroneggi meglio, potrai buttare fuori e poi insieme andremo a riprendere, modificare, costruire. Mi piace l'idea che si possa costruire da qualcosa che esiste già, che hai già sperimentato, che è parte di te.


Perché sai, tutte le esperienze che vivi, le emozioni che provi, le difficoltà che affronti sono mattoncini importantissimi per la costruzione di ciò che sei e ciò che vuoi diventare.

Faremo salti all'indietro, nei ricordi, esperienze che ci serviranno per riattivare qualche emozione o comportamento, e salti in avanti, con esercizi di proiezione, dove ti troverai catapultata in situazioni che desideri, sogni, stai per raggiungere.

Però ricordati che tutto riporta al QUI ed ORA. Il lavoro che faremo insieme punta a raggiungere la consapevolezza per affrontare il presente in maniera funzionale.



Ricordati che il tempo è necessario per raggiungere gli obiettivi, non esistono percorsi magici, importante è rispettare il proprio ritmo di crescita personale.


Datti tempo per sbocciare, senza autogiudizio se non vedi i risultati subito. Anche perché, cosa vuol dire per te risultato?

Essenziale è capire che se l'obiettivo è raggiungere l'equilibrio perfetto, ti fermo subito. Non esiste una situazione perenne di equilibrio su tutti i fronti, perché sarebbe frutto di una staticità che non è funzionale al fluire dell'essere vitale. Noi siamo in movimento, sempre. Fluiamo, cambiamo, cambia il mondo intorno a noi e come ci relazioniamo con esso. Siamo vita, movimento. E proprio nel nostro trasformarci, trasformiamo. E a volte queste trasformazioni ci portano a vedere con luce diversa alcune situazioni che iniziano a starci strette, ci fanno ambire a cose diverse, ci fanno cambiare idee, pensieri, strade.


Quindi, se l'obiettivo non è la stasi nell'equilibrio perfetto (fittizio) in cosa si traduce?


L'OBIETTIVO È ARRIVARE AD UNO STATO DI CONSAPEVOLEZZA CAPACE DI TRADURSI IN ASCOLTO ATTIVO DEI PROPRI BISOGNI. Che si concretizza nella capacità di attuare scelte non condizionate dall'esterno in maniera determinante ma mirate al benessere  personale.




Autore dell'articolo: Chiara Paganini (Arteterapeuta)

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