La Mindfulness, oggi largamente diffusa in Occidente, ha trovato il suo principale promotore in Jon Kabat-Zinn, biologo di formazione. Kabat-Zinn si è avvicinato alle pratiche meditative per interesse personale, notando significativi miglioramenti nel suo stato di salute. Questo lo ha spinto a chiedersi se esistesse una relazione diretta tra la meditazione e il benessere psico-fisico.
Alla fine degli anni '70, Kabat-Zinn ha sviluppato il programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction), un percorso strutturato per la riduzione dello stress basato sulla Mindfulness. Il metodo si è distinto per alcuni punti di forza fondamentali: è replicabile, validabile scientificamente e abbastanza snello da poter essere applicato su larga scala.
L'efficacia della Mindfulness: Protocolli e Studi Scientifici
Per testare l'efficacia del primo programma MBSR, Kabat-Zinn ha iniziato a lavorare con gruppi di pazienti ospedalizzati, osservando i risultati dopo un periodo di otto settimane. I dati dimostrarono miglioramenti significativi in molti parametri, anche senza modifiche ai trattamenti farmacologici in corso.
Nel corso degli anni, la ricerca si è evoluta, includendo studi di neuroimmagine che hanno messo in luce i cambiamenti neurofisiologici provocati dalla pratica della Mindfulness. Essendo il cervello un organo plastico, le esperienze possono modificarne la struttura e il funzionamento.
La pratica della Mindfulness ha dimostrato, tra gli altri benefici, di:
• Incrementare la densità neuronale nell'ippocampo, una regione del cervello associata alla gestione delle emozioni e alla stabilità emotiva.
• Aumentare il flusso sanguigno verso l'insula, migliorando la consapevolezza delle sensazioni corporee e la connessione tra corpo e mente.
• Attivare la corteccia prefrontale, regione legata alla capacità di autoregolazione, aumentando il controllo emotivo e la gestione dello stress.
• Rafforzare il sistema immunitario, favorendo una risposta più efficace alle malattie e allo stress fisico.
Cos'è la Mindfulness?
Jon Kabat-Zinn definisce la Mindfulness come "porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e senza giudizio" (Kabat-Zinn, 1994).
Questa definizione racchiude i tre principi cardine della pratica:
1. Essere nel momento presente: La Mindfulness ci invita a rimanere radicati nel qui e ora, focalizzati su ciò che stiamo facendo, anche nelle attività quotidiane. Spesso, durante la giornata, tendiamo a vagare con la mente, pensando a ciò che faremo in seguito o a cosa è successo in passato. La Mindfulness ci aiuta a recuperare la presenza mentale, riducendo l'ansia legata a preoccupazioni future o rimpianti passati.
2. Agire intenzionalmente: Un aspetto cruciale della Mindfulness è il disattivare il "pilota automatico". Nella frenesia quotidiana, spesso ci muoviamo per automatismi, senza renderci conto delle nostre scelte. La pratica consapevole ci insegna a prendere decisioni in modo più deliberato e a non rimanere bloccati in schemi di pensiero o comportamento rigidi.
3. Senza giudizio: La Mindfulness incoraggia un atteggiamento di apertura mentale, dove osserviamo pensieri ed emozioni senza giudicarli. Spesso, i giudizi che formuliamo si trasformano in verità assolute, influenzando il nostro stato emotivo. La pratica ci aiuta ad accogliere ciò che emerge senza etichettarlo, promuovendo un approccio più compassionevole verso noi stessi.
Conclusioni
Il successo della Mindfulness e del protocollo MBSR risiede nella capacità di aiutare le persone a gestire meglio lo stress e migliorare il proprio benessere generale. Grazie alla ricerca scientifica, oggi sappiamo che la meditazione consapevole ha un impatto concreto e misurabile sulla nostra mente e sul nostro corpo. Che si tratti di migliorare la salute mentale, aumentare la resilienza emotiva o rafforzare il sistema immunitario, la Mindfulness offre strumenti preziosi per vivere una vita più consapevole e appagante.
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Tratto dal workbook del corso professionisti Mindful Eating
Scritto dalla docente psicoterapeuta transculturale Laura Fasoli
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