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Pandemia e Disturbi Alimentari

Aggiornamento: 9 mar 2023

La situazione mostra già da diversi anni un peggioramento costante anche a livello statistico riguardo i dca, all'incirca un incremento annuale tra 8% e 10% delineando una prospettiva non certo rosea.


La pandemia del 2020 ha amplificato notevolmente la problematica (come è successo in tanti settori, il Covid ha aperto il vaso di Pandora facendo esplodere tutto ciò che si cercava di nascondere sotto al tappeto, nella politica, nella sanità, nell'etica sociale)

Quindi dove siamo arrivati?

Al punto in cui è assolutamente necessario cambiare le cose mi verrebbe da dire!

Quest'anno l'aumento dei dca è stato del 30% arrivando anche al 40% tra gli adolescenti! Questi numeri comprendono sia l'insorgenza di nuovi casi sia le ricadute di chi in passato ne aveva sofferto.

I disturbi maggiormente incrementati sono anoressia nervosa, bulimia e binge eating.

L'età minima in cui si presentano continua ad abbassarsi arrivando spaventosamente ai 6/8 anni.

Le cause che hanno determinato questa esplosione sono principalmente l'isolamento e lo stress di una situazione difficile, ma a mio parere hanno solamente messo in risalto la direzione precisa che era già evidente da anni.


La Diet Culture sta letteralmente sgretolando la fiducia e la capacità di pensare dell'individuo, rendendo le persone sempre più fragili con illusioni di modelli non solo irreali ma totalmente inutili, privi di qualsiasi valore e consistenza!


La nostra risposta a tutto questo è la Mindful Eating intesa non solo come metodologia di rieducazione alimentare tramite la Consapevolezza, ma intesa come una vera e propria Ricostruzione dell'individuo a 360 gradi.

Proprio perché riteniamo che il cibo non rappresenti di per sé un problema, il lavoro necessita molto più profondità tramite la riscoperta di noi stessi, i nostri valori, le nostre esigenze e desideri, giungendo alla creazione del nostro stile di vita in modo indipendente in cui l'individuo è al centro senza essere costretto ad adattarsi con sofferenza a standard creati e imposti dal marketing.


Ormai non si tratta solamente di uno stile alimentare piuttosto che un altro, ma dobbiamo iniziare a comprendere la necessità di ricostruire una cultura su cui potremo fondare il benessere psicofisico nostro e delle prossime generazioni.



Paolo Patria


Fonte dati

Ospedale San Raffaele di Milano

Associazione Il fiocchetto lilla


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