Abbraccia l'amore per te stessa nel tuo percorso di recupero
- Giulia Biamino
- 24 ago 2023
- Tempo di lettura: 2 min
A causa delle aspettative e della diet culture con cui entriamo in contatto ogni
giorno, intraprendere un percorso di recovery o di crescita personale può
essere irto di giudizi e dubbi su di se’.
Tuttavia, è fondamentale riconoscere che praticare l'amor proprio e dare priorità
alla salute mentale non è da egoisti, ma un atto coraggioso di recupero del
proprio benessere.
Non è infatti raro scontrarsi sia con il giudizio degli altri sia con le proprie
credenze limitanti. E allora come si fa a proseguire a testa alta?
Riconoscendo che il giudizio deriva da convinzioni radicate e non è un riflesso
del nostro valore.
Il vostro percorso è unico e potrebbe non seguire un percorso lineare, anzi, è
molto più probabile il contrario! Alcuni giorni saranno più impegnativi di altri e va
bene così. Abbracciate le svolte del vostro viaggio, comprendendo che la
crescita e la guarigione non sono vincolate da una linea temporale
specifica. Ogni passo che fate, per quanto piccolo, è una testimonianza della
vostra forza e della vostra resilienza.
La diet culture perpetua messaggi dannosi che equiparano l'autostima
all'apparenza e alla conformità agli standard di bellezza della società.
È essenziale sfidare queste norme tossiche e riconoscere che la vostra identità
va ben oltre il mero aspetto fisico.
Concentratevi sul nutrire il corpo con un'alimentazione consapevole e praticate
l’ascolto dei suoi segnali, piuttosto che aderire a diete restrittive o farvi
influenzare da ciò che viene propagandato come “giusto” e “naturale” da chi
nemmeno conosce il vostro vissuto o le vostre esigenze.
La salute mentale ha un impatto diretto e notevole sul benessere generale e
prendersi cura della propria psiche è un atto di cui essere fieri, non di
superficialità.
Cercate un supporto professionale, praticate la mindfulness e impegnatevi in
attività che vi diano serenità.
Consideratela come una pratica continua, in cui coltivare un rapporto gentile e
compassionevole con voi stessi, trattandovi con la stessa cura che offrireste a un
amico a cui siete legati da affetto sincero.
Procedendo lungo il vostro percorso, stabilite dei confini chiari con le persone
o le situazioni che minano la vostra guarigione.
Ricordate che è giusto dire di no e proteggere la vostra salute mentale, anche se
non viene recepito dall’altra parte. Circondatevi di una rete di sostegno, di
persone che comprendano e rispettino il solco da voi tracciato.
Può cambiare nel tempo e modificarsi, ovviamente, ma siete voi a modificarlo, è
vostra responsabilità e diritto.
Festeggiate le vostre piccole vittorie e lasciate andare ciò che non vi aiuta nella
ricerca di un benessere a 360 gradi: meritate di stare bene con voi e per voi.
Autrice dell’articolo Giulia Biamino
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