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La Trappola del “Tanto Ormai”: Come Fermare il Ciclo delle Abbuffate

Aggiornamento: 28 mar


Quante volte ti è capitato di mangiare qualcosa che consideravi “sbagliato” e pensare: “Tanto ormai ho rovinato la giornata, quindi continuo a mangiare”? Questo pensiero, noto come effetto “tanto ormai”, è uno dei meccanismi più comuni che alimentano il ciclo delle abbuffate e la sensazione di perdita di controllo sul cibo. Ma da dove nasce questa reazione e, soprattutto, come possiamo spezzare questo circolo vizioso?


In questo articolo, esploreremo perché avviene questo fenomeno, quali sono le sue radici psicologiche e come possiamo affrontarlo con la Mindful Eating, imparando a vivere il cibo senza ansia e senso di colpa.


Perché Scatta il Pensiero “Tanto Ormai”?


Il pensiero del “tanto ormai” nasce da una mentalità restrittiva e rigida nei confronti del cibo. Se vediamo la nostra alimentazione in termini di bianco o nero, giusto o sbagliato, allora qualsiasi deviazione dalla “perfezione” viene percepita come un fallimento.


Alcuni fattori chiave che scatenano questo meccanismo includono:

1. Restrizione cognitiva: più ci imponiamo regole rigide, più aumenta il desiderio

di trasgressione.

2. Gestione tramite regole rigide: muoversi all’interno di un recinto obbligato di regole nel momento in cui si spezza questo recinto e si esce , si tenderà a credere di aver “fallito”! Questo porta a un senso di colpa ed a un’alimentazione emotiva incontrollata.

3. Bisogno di compensazione: dopo un’abbuffata, si tende a restringere nuovamente l’alimentazione, alimentando il ciclo.

4.⁠ ⁠ Oggi è andata così ma da domani sarò molto rigida e “brava”. Questo pensiero aumenta la sensazione di un’unica opportunità per mangiare e quindi l’urgenza di farlo.


Come Interrompere il Ciclo delle Abbuffate?


1.⁠ ⁠Superare la Mentalità del Tutto o Niente


Il primo passo è smettere di vedere il cibo come buono o cattivo. Nessun alimento ha il potere di “rovinare” la giornata o la dieta. Un pasto o uno spuntino fuori dalla tua normalità non annulla tutto il resto di buone abitudini.


💡 Cambia prospettiva:

Abbandona il pensiero “Ho mangiato troppo o quello che non dovevo, quindi da domani farò la brava/o e sarò determinata a seguire le regole” perché ti induce a perdere il controllo in quel momento, l’unico in cui puoi approfittare della “finestra” che ti sei creata e mangiare in modo compulsivo perché da domani non potrai più.



2.⁠ ⁠Accettare il Cibo Senza Sensi di Colpa


Spesso, il pensiero del “tanto ormai” è legato alla paura di aver “sgarrato”. Ma il cibo non è un errore. Accettare ciò che si mangia senza giudizio aiuta a spezzare il ciclo.

Il cibo è una necessità e non va approcciato solo da un punto di vista o nutrizionale o calorico, ma porta benefici in molti modi diversi e ci aiuta in una visione più ampia di benessere psicofisico.


💡 Esercizio pratico:

La prossima volta che senti emergere il senso di colpa dopo aver mangiato un alimento “proibito”, fermati e chiediti:


“Cosa mi ha portato a questa scelta?”

• “Posso lasciar andare il giudizio e ascoltare il mio corpo”

•⁠ ⁠“Non ci sono cibi proibiti, né regole rigidi salutari “

•⁠ ⁠“Sono libera di mangiarlo oggi come ogni altro giorno”


3.⁠ ⁠Praticare la Mindful Eating


La Mindful Eating ci aiuta a riconoscere la differenza tra vari tipi di fame e a rispondere ai segnali del corpo in modo consapevole senza reazioni automatiche.


💡 Strategie utili:

Osserva senza giudicare: se hai mangiato più del previsto, accoglilo con consapevolezza e senza auto-punirti.

Ascolta la fame e la sazietà: impara a riconoscere i segnali del tuo corpo prima, durante e dopo i pasti.

Rallenta e respira: spesso il “tanto ormai” porta a mangiare velocemente e in modo impulsivo. Fermarsi un attimo può aiutare a riprendere il controllo.





Per i Professionisti: Come Lavorare su Questo Comportamento


Se sei un professionista della nutrizione o del benessere, ecco alcuni suggerimenti per aiutare i tuoi pazienti a superare il ciclo del “tanto ormai”:


Educazione Alimentare: aiuta i pazienti a comprendere che il cibo non si misura solo in calorie, ma anche in nutrimento e piacere.

Lavoro sul Mindset: supportali nel trasformare la mentalità rigida in un approccio più flessibile e compassionevole.

Gestione delle Emozioni: esplora con loro le emozioni che portano al pensiero del “tanto ormai”, aiutandoli a trovare strumenti per affrontarle.



Spezzare il ciclo del “tanto ormai” è possibile quando impariamo a vedere l’alimentazione con più equilibrio e gentilezza. Non esiste un “fallimento” nel modo in cui mangiamo: ogni pasto è un’opportunità per prenderci cura di noi stessi.




1 Comment


matyu04
Mar 31

Bell'articolo, grazie.

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