E se il tuo corpo sapesse cose che la tua mente ha dimenticato?
- Paolo Patria
- 5 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
Come il corpo può diventare una guida nel percorso di cambiamento con il cibo e non solo
Viviamo in un mondo che premia il controllo, la testa, la logica. Ma quando si parla di cibo, emozioni e corpo, a volte la chiave del cambiamento non è “capire di più” o “essere più determinati”, ma ricordare quello che il corpo sa da sempre.
Chiunque abbia mai seguito una dieta, chiuso i pantaloni con fatica o sentito disagio nello specchio lo sa: il rapporto con il cibo è spesso intriso di giudizio, ansia, e frustrazione. Eppure, se provassimo a fermarci un attimo e ascoltare… potremmo accorgerci che il corpo, in fondo, non è il nemico. Anzi: è l’unico che non ci ha mai abbandonato.
Il corpo parla (anche quando la mente non vuole ascoltare)
Hai mai avuto la sensazione di mangiare senza fame? Di aprire il frigo senza sapere perché? O al contrario, di ignorare la fame per “essere brava/o”, anche quando il tuo stomaco brontola?
Il corpo comunica. Sempre.
Il problema è che abbiamo imparato a ignorarlo.
Lo zittiamo con regole (“Non si mangia dopo le 19”)
Lo puniamo (“Oggi ho mangiato troppo, domani solo insalata”)
Lo giudichiamo (“Sono gonfia, faccio schifo”)
Eppure, il corpo sa riconoscere fame, sazietà, desiderio, tensione, piacere. Non ha bisogno di una bilancia per sapere se ha fame. Ha solo bisogno di essere ascoltato.
La Mindful Eating come pratica di riconnessione
La Mindful Eating non è una tecnica per mangiare di meno.
È un invito a tornare in contatto con il corpo, con le sue sensazioni, i suoi ritmi, i suoi bisogni.
Attraverso il respiro, la lentezza, l’osservazione non giudicante, possiamo riprendere confidenza con quel linguaggio silenzioso ma potente che il corpo usa per guidarci.
Per chi ha un rapporto difficile con il cibo, questo è rivoluzionario.
Per i professionisti della salute, è un cambio di paradigma.
Non più “spiegare” al paziente cosa deve mangiare, ma aiutarlo a riaprire il dialogo con sé stesso.scoltare.
Perché il corpo sa cose che la mente ha dimenticato?
Il corpo sa cos’è il piacere, anche quando la mente lo censura.
Il corpo sa quando ha bisogno di fermarsi, anche se la mente urla “spingi di più”.
Il corpo sa che valiamo anche quando non siamo produttivi, magri, performanti.
Nel lavoro sulla Mindful Eating, ogni boccone può diventare un’occasione per ritrovare fiducia. Non quella che viene dalla forza di volontà, ma quella che nasce quando torniamo ad abitare il nostro corpo come casa, e non come campo di battaglia.
Un invito ai professionisti: formarsi per ascoltare meglio
Se sei un* professionista dell’alimentazione, sai quanto può essere frustrante vedere i pazienti tornare indietro, ripetere schemi, autocolpevolizzarsi.
La formazione in Mindful Eating, come quella proposta da Mindful Eating Online, ti permette di fare un passo oltre: accompagnare le persone nel loro tempo, con rispetto e strumenti realmente trasformativi.
Non si tratta solo di imparare una tecnica, ma di sviluppare un modo diverso di stare con l’altro. Più vicino, più autentico, più efficace.
Inizia da qui: ascolta
Fermati. Respira. Ascolta il tuo corpo, ora.
Cosa ti sta dicendo? Ha fame, ha sete, è stanco, vuole muoversi, vuole fermarsi?
Ogni segnale è un filo da seguire per ritrovare fiducia.
Non è un viaggio rapido, ma è il più importante: quello che ti riporta a casa.

Commentaires